martedì 29 maggio 2007

Atlantide e dintorni


I famigerati teschi di cristallo precolombiani. L’Area 51 e gli extraterrestri. I comunisti cattivi dei vecchi film propagandistici a stelle e strisce. una cattiva boss fighissima con la faccia un po’ così della fighissima Cate Blanchett. Il ritorno di Karen Allen nel ruolo di Marion Ravenwood. Le prime voci sul quarto Indiana Jones della serie sono più o meno tutte qui. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, vale la pena di restare alla finestra: perché “Indiana Jones e la città degli dei” – titolo rigorosamente provvisorio – potrebbe risarcire tutti i fan dell’archeologo più amato della storia per un silenzio molto, troppo lungo. Anche se il film è scritto da quella chiavica di David Koepp, quello di “Jurassic Park” e “Spider-Man 3”.
Sempre a proposito di avventure più o meno improbabili: un caro amico mi segnala “L’elenco telefonico di Atlantide”, il romanzo d’esordio di Tullio Avoledo. Così a nasometro, mi sa che me lo segno. Anche perché sprizza citazioni metacinematografiche e calembour da tutti i pori. E, diciamolo: nonostante il freschetto degli ultimi giorni, la voglia di ombrellone comincia a farsi sentire. Ma di questo, però, ne riparliamo a tempo debito.
P.S.: nel frattempo ho aggiunto allo spataffione dei link quello che porta al sito non ufficiale dell'incredibile Pino Farinotti, sedicente "più grande critico di cinema del mondo" (sic). Chi volesse contribuire, si faccia vivo: riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il mondo deve sapere.

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