giovedì 26 marzo 2009

Come me non c'è nessuno


Quarto volume dei Maestri del Fumetto del "Sole".
Se c'è qualcuno che non ha ancora assaggiato il formidabile Zanardi di Andrea Pazienza, ecco un'ottima occasione per colmare la lacuna.
"Giallo scolastico", "Verde matematico", "Notte di Carnevale", "Cuore di mamma" e "Cenerentola '87" non rappresentano che una minima parte del talento di Paz. Ma riassumono al meglio il suo talento nell'alternare registri e generi apparentemente inconciliabili: soap più avventura più comicità più erotismo più underground più docudrama più la qualunque. Veramente paz-zesco. Assolutamente irripetibile.
E sì, magari qualche pecca questa collana ce l'ha, soprattutto per chi di fumetti ne mastica. Ma comunque, con questo rapporto prezzo/qualità, a lamentarsi ci vuol coraggio.
Il che mi fa pensare all'ultimo numero di Alan Ford, dove un Max Bunker più ieratico che mai trincia giudizi aciduli su tutte le iniziative che negli ultimi mesi hanno riportato il biondo agente sotto i riflettori. L'idea, in sostanza, è che tutte le pubblicazioni extra MBP siano fatte malamente, e che Alan Ford morirà con Max Bunker, perché lui è l'unico a capirne lo spirito, il ritmo, la profondita, eccetera.
Ora, premesso che l'augurio è che l'uomo campi il più a lungo possibile, avvilisce che una leggenda del fumetto popolare accetti il malloppo derivanti da operazioni commerciali come quelle di cui sopra, e poi prenda le distanze. E avvilisce ancora di più che non voglia eredi: visto lo stato attuale della collana, un po' di aria nuova non farebbe male.

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