sabato 27 agosto 2011

Uraganzo

In questi giorni, quattro anni fa, l'uragano Dean colpiva la costa sudoccidentale del Messico.
Io ero là.
I locali, manco un plissé.
Turisti gringo svizzeri canadesi hongkonghesi vattelapeschesi, tutti tranzi. Al massimo, li beccavi negli internet cafe a consultare Hurricane Watch, avvolti da nubi gravide di mariagiovanna.
Gli unici fuori di zucca, ça va sans dire, erano gli itali ani. Che li vedevi attaccati ai cellulari in mezzo all'andador schiumando mamma mamma ho perso l'aereo o nei supermarket a comprare quantità di derrate da olocausto nucleare. A casa, TG e quotidiani facevano la loro parte, annunciando l'imminenza del diluvio universale.
Tanto che anche i miei, abituati a sapermi nei più remoti anfratti del Centroamerica senza proferire verbo, a un certo punto cominciano tuorna tuorna 'sta casa aspietta attè.
E insomma, alla fine l'uragano arriva. E il mondo continua a girare.
Quello che ebbi modo di documentare, alquanto deluso dalla carenza di effetti speciali, mucche volanti e/o autoarticolati disarticolati, era un uragano di classe 5. Roba di classe.
Questo qui, che a sentire giornali e tv sta per devastare New York, è di classe 1. Praticamente un temporale un po' più frufru del solito.
Scommettiamo che il mondo continua a girare?
È che ad agosto, nelle redazioni di molti giornali, non si sa che cazzo scrivere. E in mancanza di meglio, anche un uragano fa molto uraganzo.

3 commenti:

saldaPress ha detto...

Parole sante.

Anonimo ha detto...

Andrea V. vorrei chiederti una cosa importante su rat-man...ma non riesco a capire come contattarti...c'è un modo ? :(

Anonimo ha detto...

...nel caso...puoi rispondermi sulla mia mail alezambrotta@libero.it ( Grazie ! )