venerdì 31 agosto 2012

Quando i cartoon fanno notizia

Dopo Reality Draws, un altro festival dedicato al cartoon e al fumetto di realtà: DoCartoon, ideato e diretto da Thomas Martinelli, autentica colonna del manifesto. Dal 6 al 12 ottobre, a Pietrasanta di Lucca, proiezioni di documentari animati, mostre dedicate al fumetto non-fiction, all’illustrazione e all’arte figurativa ispirata alla realtà, incontri, scontri e un bel po' di storie interessanti ispirate alla cronaca. Un appuntamento non comodo comodo, ma necessario: un po' come la lettura di un quotidiano. Tutti i dettagli qui.

giovedì 30 agosto 2012

Vincere facile

Un gustoso in-joke metatestuale che frulla insieme Where's Waldo? e Venerdì 13. Per colorare sotto una luce vagamente sinistra la prima giornata grigia da un bel po' di tempo a questa parte.
Nota a margine: adoro tumblr!

mercoledì 29 agosto 2012

Ci sta un popolo di Nigro

Nostalgia di "Harry dice"? Buone notizie: Guglielmo Nigro alias Harry è tornato on line con Sigh! Comics, un nuovo blog formato finger food sui fumetti. Bocconcini di comics di poche righe, poche spezie analitiche, molta ciccia. O, per citare Guglielmo, "Un’immagine semplice a rappresentare il fumetto e poche parole accanto. Quasi un esercizio poetico, se parlare di poesia in questo caso e in questo tempo ha ancora senso".
Un Sigh! che vale più di mille parole: prego accomodarsi.

martedì 28 agosto 2012

Sognando Toppi

Un volo di farfalle tropicali nello stomaco: ecco cos'avevo provato l'ultima volta che avevo fatto quattro chiacchiere a proposito di Sergio Toppi in Bonelli.
E avevo i miei porchi motivi.
Toppi era il candidato numero uno per i disegni di una Storia sui maya che avevo appena consegnato in redazione. Per un "deb" come me, esordire a braccetto con un Maestro del fumetto che seguo sbavando come un bruco dai tempi delle elementari sarebbe stata una scarica di egolatria non da poco: ma le muse mi gradiscono umile, operoso e bello strizzato nel mio bozzolo. E quindi, zac.
Dato che in via Buonarroti i penciller con i controcazzi abbondano, so che al momento propizio finirò in ottime mani. Però, sognare di partire con Toppi è stato comunque un bel trip. Ferruccio Giromini, che riuscì nell'impresa a inizio Anni 70, ricorda ancora il nostro con un bel groppo di emozione e orgoglio: da lì sono nate storie come Germoglio, una storia uscita nel 1978 su Sgt. Kirk.

Rimozione forzuta

Di che cosa tratta Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno? Di seconde chance. La trama è un'unica, ininterrotta litania di personaggi che aspirano a una vita diversa. Bruce Wayne vorrebbe tornare a essere quello di un tempo. Alfred vorrebbe che Bruce si facesse una vita. Selina vorrebbe svoltare. Bane vorrebbe dare un senso alla propria crudeltà, e a quella altrui. Eccetera.
Batman si vede poco. Ma è un'assenza giustificata dalla trama e dal talento narrativo di Nolan: che affida gran parte del film al suo alter-ego, lasciando al Pipistrellone il finale più macho, epico e struggente dai tempi de Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re. Groppo allo stomaco e lacrimuccia sono garantiti. Anche per i più incalliti detrattori del personaggio. Dimenticato (rimosso?) il secondo cupissimo episodio, Nolan ci regala un Batman Begins nuovo e migliorato: più testosterone, più production values, più ritmo, più spettacolo. Pochi, pochissimi i difetti, tutti ereditati dai film precedenti o dal milieu fumettistico, e comunque veniali. Da vedere di slancio. Meglio, in versione "normale": così poi c'è la scusa di andare a rivederselo in Imax. Altri pensieri, qui.

lunedì 27 agosto 2012

Arrivi e Partenze

Oggi.
Otto anni fa.
Un uomo dannatamente in gamba, ucciso per amore della vita vera. Un personaggio come non se ne vedono molti in giro. E quei pochi hanno il brutto vizio di morire d'estate: come Mika Ysmamoto, un'altra incorreggibile ficcanaso morta per troppa ficcanasaggine. O Neil Armstrong, che forse dalla Luna non era mai tornato fino in fondo. O Sergio Toppi, che avrebbe potuto disegnare una avventura su cui prima o poi torneremo. O Tony Scott.
Partenze.
E arrivi.
Molto attesi, e non troppo a sproposito. Come il Cavaliere Oscuro - Il ritorno, di cui riparleremo nelle prossime ore qui e altrove. O come una strip comica di prossima uscita su un certo mensile a fumetti nienta affatto comico. O come un'adozione che ha sonnecchiato per tre lunghi anni, e che proprio il 21 di agosto si è svegliata con la possibilità più bella che The Voglinos potessero desiderare: una bambina.
Arrivi e Partenze, dicevamo. E bagagli leggerissimi, frivoli, o gonfi di sottintesi e conseguenze e pesanti come montagne. Bagagli da fare, da disfare, da rifare, da portare da soli o insieme.
Da oggi.

venerdì 3 agosto 2012

Schiattando in stile steampunk

Un po' come in Assassin Creed, ma in prima persona, e con un motore di gioco per così dire consapevole per cui, per dire, se incontri e ammazzi un balordo che a rigore avresti dovuto affrontare in un punto successivo della trama, la trama cambia accordingly. Non sembra male davvero, questo Dishonored della Bethesda: la speranza è che non manifesti gli stessi bachi e gli stessi buchi che hanno fatto di Fallout: New Vegas il gioco più frustrante del ventunesimo secolo. Uscita, attesissima, a ottobre.

T'incenzo, Vincenzo

Nel torrido tourbillon di inizio estate, zitto zitto, il premio Reality Draws indetto dal CFAPaz per tutti gli aspiranti protagonisti del fumetto di realtà prossimo venturo è finalmente arrivato al traguardo. Meglio: sono arrivati al traguardo 6 baldi giovini sui 21 finalisti che nella scorsa primavera, carichi di idee, ormoni & entusiasmo, si erano presentati ai blocchi di partenza. A muà mèm piacque molto Vincenzo Cardona, diciassettenne autore del caparitratto di cui sopra: grande stoffa, per un cucciolo di penciller. E poi, io per i Vincenzi ho un debole (come insegna il coautore di "Rex" Vincenzo Sirianni). Per i dettagli, è tutto qui. Ampio parcheggio all'ingresso.

giovedì 2 agosto 2012

Doe di petto

C'è da volergli bene, a Bartoli & Recchioni, per quest'ultimo numero di John Doe. C'è da volergli bene per quello che hanno scritto. Per come lo hanno scritto. Per come sono riusciti a trasformare una veglia funebre in una fiesta. Per il fatto di aver coinvolto in quest'ultima avventura tanti ottimi disegnatori e anche qualche pessimo lettore.
Ritornerà, il nostro? La speranza è che non torni mai più. Che queste 98 pagine conservino la propria energia per molti anni a venire, che continuino a raccontare il mestiere del fumetto con tutti i suoi splendori e le sue miserie a chi non ne sa niente, che continuino a ispirare autori e platee in divenire.
Nella storia di John Doe, come in quella di altri fumetti, non è tutto oro quello che riluce. Non sono mancati i numeri fallati, quelli esili, quelli appesantiti da qualche incertezza nel disegno o da qualche lingua in bocca di troppo con i fan. Però, diamo a Cesare quel che è di Cesare: Senza un John Doe fra i piedi, la scena fumettistica italiana sarebbe un po' più povera. Basti pensare a tutti gli artisti che si sono imposti su quelle pagine, a tutti gli albi a fumetti usciti in edicola sulla scia del Golden Boy, o ai fumetti che verranno - non ultimo, il Longwei di Diego Cajelli & soci, attulmente in lavorazione nelle segrete stanze della Aurea: kung fu alla milanese, figurarsi. Qualche pensiero in più, qui.

mercoledì 1 agosto 2012

Metà uomo, metà macchina, brutto poliziotto

Primi concept del possibile nuovo Robocop di José Padilha secondo il concept artist Mike Jensen.
Se il look finale di Murphy è questo, grazie mille, ma mi tengo l'originale.